Colorescenze
artiste, toscana, futuro
Museo Luigi Pecci 2024, Prato.
28 giugno / 13 ottobre 2024
a cura di Stefano Collicelli Cagol e Elena Magini



L’esposizione riunisce dodici artiste, toscane di origine o di adozione, appartenenti a diverse generazioni. Il titolo è esemplificativo: una parola ispirata da un collage di Lucia Marcucci che sembra unire – attraverso il riferimento al colore e alla conoscenza – universi differenti, ma mai come oggi così vicini: l’arte, la scienza e la sapienza.

PENOMBRA è il progetto per la mostra Colorescenze. Composto da un insieme di opere tutte sotto lo stesso titolo, è un lavoro su la malinconia. Uno stato d’animo temporaneo, una disposizione melanconica transitoria essenzialmente una accentuata coscienza di sé,una condizione che attraversa la tensione rinnovata tra depressione ed esaltazione, tristezza e accresciuta coscienza di vivere. Il melanconico può nutrirsi della contraddizione metafisica tra finito ed infinito, tempo ed eternità…

Penombra 2024, veduta parziale


Attraverso il ritaglio e la sostituzione di parti della scena rappresentata nel quadro di Lucas Cranach Melancholy e la loro sostituzione, lavoro sotto la superficie per far emergere alcuni aspetti dello ‘stato melanconico’ sotto forma di immagine. Ogni lavoro fotografico racconta di un presente frammentario, trasparente, instabile creando un immagine del tempo come una serie di punti mnemonici nello spazio. Il montaggio è d’altra parte lo scontro nell’istante narrativo di tempi distanti.

Penombra 2023, fotografia digitale su carta cotone


La grande scultura in feltro sospesa dialoga con il lavoro fotografico da ‘collage’ questo ribaltamento speculare (delle due grandi gonne), come opposizione tra contrari nella simultaneità.

Penombra 2024 , veduta parziale


Esaltazione e abbattimento, appartengono al temperamento malinconico , due stati estremi accompagnati dalla possibilità della condizione opposta.

Penombra 2023, feltro


Lo sguardo va verso il mondo animale, agli animali che continuano ad entrare nei nostri sogni.. A parte ogni interpretazione, queste figure impongono la relazione dell’uomo con l’animale come rapporto assolutamente originario.

Penombra 2024, disegni su carta cotone


Lo sguardo reciproco è un pensiero, disegnare lo sguardo dell’ animale richiede una percezione estetica ed ecologica.

Penombra 2024, disegno su carta cotone


Malinconia di un intimità perduta, il legame può essere diventato evanescente, ma ogni animale è il depositario di una memoria che ci oltrepassa, qualcosa che si può vedere molto bene nei loro occhi, è come se guardassero all’infinito... Disegnare lo sguardo, solo lo sguardo, di grandi mammiferi per cogliere qualcosa sempre pronto a risvegliarsi. Una somiglianza di fondo di cui gli sguardi sono l’eco.